Porto X

Sceneggiatura per cortometraggio

scritta da
Lui
con l’ispirazione e la collaborazione di
Lei

con
Lui
e la partecipazione straordinaria di
Lei

musiche di
Maria Teresa Vera (1895-1965)

regia di
Lui

questa è una possibile bozza qualunque

pagina 1

Interno – giorno

Un  giorno di primavera. Fuori c’è vento forte. All’interno di un piccolo appartamento, un uomo e una donna sdraiati a letto. Lei spippola al cellulare. Lui scrive al computer. Lei distoglie lo sguardo per un attimo dall’apparecchio, lo guarda e sorride. Lui è perplesso. Attende. Lei sorride ancora, più forte di prima, ma -cazzo- Lei torna al cellulare. Sta guardando Google Earth. Finalmente lo posa di fianco a sé e volge lo sguardo a Lui, con i suoi occhi da gatta. Lui li adora. Si guardano. Anche Lui sorride.

Lei – È che… sono curiosa di questo luogo… voglio visitarlo il più possibile. Possibile… almeno per quello che ci va di fare. Non ti sembra ragionevole?

Lui, non sapendo cosa scrivere, inizia ad appuntare tutto sul pc, tutto ciò che sta accadendo. Si guardano ancora mentre, in sottofondo, porte e finestre vibrano per il vento. La campana della cattedrale intona quattro rintocchi acuti e sette gravi. Lei lo spiazza, scoprendosi un seno.

Lui – Oops!

Lei – Oops!

Lei si stimola il capezzolo, continuando a penetrare lo sguardo di lui con felina complicità. Gli si avvicina al volto, ancora più provocante. Lo bacia dolcemente e con passione. Dai suoi baci traspare tutto il suo ardente amore per lui.

Lei – (Sussurrando) Mi va bene anche se restiamo tutto il giorno qui… non ti sembra ragionevole?

Gli massaggia il cazzo sopra i pantaloni. Lui scrive, scrive, continua a scrivere. Lei sbircia e sorride, continuando a massaggiargli il membro che pian piano si gonfia sotto la pressione della sua mano, appassionata e appassionante.

Lei – (Sussurra) Mi piace…

Lui continua a scrivere. Lei legge.

Lei – Per me doveva finire lì… al secondo “non ti sembra ragionevole?”

La porta di vetro del bagno, davanti al letto su cui giacciono, vibra intensamente per i forti spifferi.

Lei – Non hai detto dove siamo…

Lui non risponde.

Lei – Non è importante? Potrebbe essere qualsiasi luogo…

Lui – Perchè?

Lei – Cosa? Cosa perché?

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Lui – Dov’è che siamo?

Lei – (Sussurrando, con voce complice e suadente) Qui.

Lui sorride in silenzio.

Lei – Mi piace toccartelo mentre fai altro… potrei prepararti un aperitivo se vuoi… e portartelo a letto… e continuare a massaggiarti…

Glielo tocca ancor più appassionatamente. Lui ansima, piano. Gli slaccia i pantaloni, tirandoglielo fuori.

Lei – (Sussurrando, sempre con voce complice e suadente) O posso continuare a massaggiartelo e basta… mi spiacerebbe staccarmi da qui, effettivamente…

Lei gli ansima delicatamente nell’orecchio, facendogli sentire tutto il calore, suo e del suo sospiro.

Lei – Ti sto distraendo?

Lei si lecca la mano, bagnandola con la sua saliva. Gli riafferra il cazzo. Glielo scuote con ancor più vigore. I due si guardano intensamente negli occhi.

(Primo piano intenso del volto di lei, soggettiva di lui. Controcampo: soggettiva di Lei, primo piano di Lui).

Lei si stacca improvvisamente, allontanandosi leggermente.

Lei – Forse dovrebbero esserci ancora due birre in frigo.

Lei lo fissa intensamente, come se volesse la sua attenzione tutta per sé. Lui continua a scrivere. E scrive:

“Lei si alza dal letto. Si volta verso di lui guardandolo perplessa. Va al frigo. Prende una birra, solo per sé.”

Lei legge ciò che Lui ha scritto. Si alza dal letto. Si volta e sorride, mentre passa oltre la tenda bianca che separa la piccola camera da letto dalla sala con la cucina. Va al frigo. Inizia a canticchiare. Prende qualcosa. Va verso la cucina. Torna al frigo, prende ancora altro. Lui la segue con lo sguardo -ce l’ha ancora duro, ma lo rinfodera, riallacciandosi i pantaloni-, osservandola muoversi dalla cucina al frigo, ancora disteso sul letto. Prepara qualcosa. Lei torna in camera, con due birre e un bocadillo con burro e alici. Lo guarda e sorride. Si siede sul letto di fianco a lui, mentre Lui le legge la descrizione minuziosa di ciò che è appena successo. Lei ascolta, addentando il bocadillo e sorseggiando la birra dalla bottiglia.

Lei poggia la birra sul comodino e gli prende via il computer.

Lei inizia a scrivere ciò che accade . Lui la guarda stupito , non capendo bene l’ intenzione di lei ,

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ma anche un pò incuriosito e affascinato . Lei lo fissa , aspettando una mossa da lui . Intanto il vento continua a far vibrare la porta del bagno dietro di loro .

Voce fuori campo di Lei – Potremmo fare qualcosa per farla smettere di vibrare, non vi sembra ragionevole?

Lei riprende le sua birra e continua a scrivere .Lui si aggiusta e si mette comodo . Lei scrive :

“Chissà cosa sta pensando in questo momento ? Quanto glielo vorrei prendere in bocca …. Ops! Mi sa che lui ha sentito il mio pensiero .”

Lui, che leggeva mentre Lei scriveva tutto questo ,ha appena accennato un sorrisino , come a dire: guarda che lo so cosa stai pensando.Lei scrive :

“Lui si slaccia i pantaloni e lo tira fuori turgido e pronto per me” .

Lei beve un sorso della sua birra . E gli fa leggere quello che ha scritto . Lui sorride, sbadiglia e accenna un pisolino . Lei scrive:

“V.O. – Comunque dicevamo ….”

Lei interrompe il suo relax ripassandogli il computer.

Lei – Vai! Tocca a te!

Lui riprende il computer. Rilegge tutto quello che ha scritto Lei. Ne vorrebbe correggere punteggiatura e formattazione, ma non lo fa. Ogni tanto sorride. Non sa se assecondare le voglie di Lei. La guarda. Lei riprende il cellulare, scatta qualche foto di ciò che si intravede oltre la tenda bianca. Glielo porge.

Lui – Molto bella!

Lei seguita a fotografare, come ispirata. Si mette a cavalcioni sul letto e scatta. Si alza repentina, scende dal letto, sposta alcuni oggetti sul comodino, torna cavalcioni sul letto, inquadra, cambia angolazione, inquadra, cambia ancora angolazione, inquadra e scatta. Scatta. Scatta ancora. Lui la osserva e pensa quanto sia bella, in quello sguardo, in quella maglietta aderente bianca, da cui si intravedono quei seni ben torniti. Lei si rialza, inquadra e scatta. Sposta la sedia di fianco al letto, inquadra e scatta. Continua a fare dei piccoli spostamenti, inquadra e scatta. Si gira verso l’altra parete del letto, inquadra lo specchio appeso e scatta. Sale in piedi sul letto, scende dal letto e va a chiudere meglio la tenda bianca. Torna in piedi sul letto per inquadrare il riflesso di ciò che è al di là della tenda. Scatta di qua, scatta di là. Sospira. Ripone il telefono.

Lei – Che bello…

Si distende sul letto di fianco a lui. Sorridono. Lui scrive:

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“Lei inizia a piangere”.

Lei legge, lo guarda sorpresa e perplessa. Accenna un no con la testa. Poi chiude gli occhi, come a concentrarsi per piangere. Non riesce. Apre gli occhi e scuote ancora la testa. Lui scrive:

“Lei piange”.

“Lei legge. Lo bacia ardentemente, leccandogli le labbra e il viso. Lei inizia a piangere. Soddisfatta, si riprende. Afferra il computer e inizia a scrivere. Lei scrive:

“Lui si alza.. Senza vestirsi, a piedi nudi, esce in strada e, dalla strada, rivolto verso il balcone , inizia a cantare una canzone popolare spagnola” .

Ora , Lei scrive . Prima non era Lei ma Lui . Perchè ?Perchè stava CREANDO !

Si, una bugia. Lei ora ha preso il computer e lo fissa …ma lui dal letto non si alza ..rimane li’ sotto le coperte con tanto di vestiti ! Lui prende il telefono .Lei scrive . Oddio , Lui si alza ! Scende le scale. Lei sbalordita sente il rumore della porta che si apre…… non riesce a crederci ! Lo ha fatto !Lui inizia a cantare una canzone in spagnolo tra la tormenta di vento a piedi nudi in mezzo alla via…..

Lei si alza dal letto , corre verso il balconcino , spalanca la finestra e scoppia in una gonfia , piena e grassa risata!!!!

Lei – hahahahahahahahahahahahahaha

Lui – (dalla strada )vamonos mi amor, che la vida es un carnaval!

Lei di colpo ha un’idea.

Lei – Devo immortalare questo momento

Lui canta . Lei entra , corre verso il letto , ribalta le coperte . Lui canta . Il vento sbatte le finestre . Lei trova il telefono .Corre verso la finestra .Lui canta ( il vento muove con vigore i suoi capelli). Lei lo riprende , poi posa il telefono e si gode lo spettacolo. Fa freddo, ma lui non sente niente perchè il suo corpo è temprato ! Lei (pazzamente contenta) lo invita a salire . Lui ,da vero professionista ,va fino in fondo e decide di risalire solo dopo aver finito la canzone !

Lei lo guarda ammirata e innamorata .Lui entra in casa ,la porta si chiude ,la finestra si chiude ,Lui sale le scale, Lei è li, in cima ad aspettarlo .Lei gli salta addosso abbracciandolo e baciandolo.

LEI – TI AMO ! TI AMO !

Lui la guarda sorridendo……

LUI – Pensavi che non l’avrei fatto?

LEI – Eh …..si !

LUI – allora non hai ancora capito chi sono

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(V.O. – detto in un dialetto strano, non ricordo bene la frase ma il concetto era questo).

LEI- Eh no …..a quanto pare …

I due tornano divertiti verso il letto .Lui si sdraia .Lei prende il computer ed inizia a scrivere tutto quello che è appena successo ,con difficoltà a descrivere attraverso le parole il fiume di emozioni appena vissute .Lui prende il telefono, le fa un video .Lei scrive .Lui mette una canzone sul telefono. VIENTE ANOS ,cantata da due bambini, Isaac e Nora .Lei continua a scrive .Lui cerca un video da guardare. Lei continua a scrivere .Lui trova un video di Guzzanti che imita Alberto Sordi .Lui sorride . Lei continua a scrivere .Lo guarda .Posa il computer e lo bacia .

“L’amore ha il sapore delle alici”, pensa Lui che intanto ha preso il computer. Inizia a correggere tutto quello che ha scritto Lei, punteggiatura, spazi, formattazione. Poi ci ripensa e fa ctrl z ctrl z ctrl z ctrl zfino a riportare allo stato originale quello che Lei ha scritto. Prima di mettere via il computer, Lui scrive:

Interno – notte

“Fanno l’amore. Poi si addormentano, abbracciati.”

Interno–giorno.

Al mattino Lei si sveglia prima di lui . Lo chiama .Lo tocca, Lui è freddo , senza respiro . Sguardo di terrore di Lei . La cogliamo nell’attimo prima di emettere un urlo.

Buio .

Didascalie :

prima schermata : potevano essere felici

seconda schermata : incasinati ,ma felici

terza schermata :ma lui ….

pagina 6

quarta schermata
:

ma lui ha fatto ……

pagina 7

quinta schermata
( testo a tutto schermo) :

LA TERZA DOSE

pagina 8

sesta schermata (testo a tutto schermo):

NON TI SEMBRA RAGIONEVOLE ?

Schermata nera

musica :Veinte Años

titoli di coda

pagina 9

scena post-credit :

riprese dal cellulare di Lei mentre lui canta in strada sotto al balcone .

Fine

Valentino Infuso
a cura di